La mafia affonda le sue origini nel XIX secolo in Sicilia e negli Stati uniti, ormai diffusa in molti paesi del mondo è un’organizzazione criminale che non si limita a compiere azioni criminali quali ad esempio furti e traffici di cose o sostanze illegali, ma che aspira alla dominazione del territorio a lei circostante.
Nel territorio italiano coesistono vari tipi di organizzazione criminale: a Napoli la camorra, in Calabria la ‘ndrangheta, in Puglia la sacra corona.
La mafia oggi si mimetizza nella società e continua costantemente a praticare attività illegali e redditizie. Una di queste attività illecite commesse dalla mafia è il racket, consiste nella minaccia di violenza ai titolari di attività, ovvero a coloro che possiedono un cantiere, un negozio o altro, se non viene pagato il “pizzo”. Se la richiesta di estorsione viene denunciata o non viene pagata, il mafioso non agisce uccidendo il titolare dell’impresa, ma può ricorrere alla distruzione dell’impresa stessa. Anche se negli ultimi decenni sono state emanate leggi in favore delle vittime del racket, molte persone oggi continuano, proprio per le intimidazioni subite, a pagare il “pizzo”. E’ possibile immaginare il potere della mafia, un potere derivante dalla forza di intimidazione e violenza, usata “per acquisire […] il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici”1, per guadagnare soldi da investire in altre attività e dunque per dominare, come già scritto, il territorio circostante.
E’ ora importante affermare che la mafia non agisce e non ha agito sempre indisturbata, è necessario citare coloro che hanno combattuto contro la mafia e coloro sono morti a causa di questa: i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, entrambi assassinati. Hanno combattuto contro i boss più potenti, il loro lavoro e la loro morte sono serviti a tutta la società civile come esempio per una lotta senza paura contro la mafia. Bisogna collaborare tutti insieme e sconfiggere la mafia con la legalità; la mafia “non è affatto invincibile; è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una sua fine”2.
Citazioni
- Ecoreati, codice penale
- Giovanni Falcone, Cose di Cosa nostra